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mercoledì 17 novembre 2010

Intervista al prospetto NBA, Samuel Deguara

TREVISO - Samuel Deguara, il giovane lungo maltese di proprietà Benetton, è da un paio di mesi a maturare in prestito al Basket Veneto Orientale Caorle in B Dilettanti. Proprio a Caorle l’abbiamo incontrato dopo un allenamento incentrato sui giochi d’attacco studiati principalmente per lui.

Samuel, ripercorriamo un po’ la tua carriera sino ad oggi.
«Sono da quattro anni alla Benetton mentre prima giocavo nel mio paese e nella nazionale maltese. Ho fatto tre anni con le giovanili e quest’anno sono uscito per età. Dopo aver iniziato con la prima squadra sono stato ceduto in prestito al Caorle. Penso di essermi migliorato tanto da quando ho iniziato a giocare a 14 anni ma devo ancora continuare a migliorarmi».

Come sei arrivato a Treviso?
«Mi avevano cercato grandi squadre europee come il Real Madrid ed il Maccabi Tel Aviv. Alla fine ho scelto Treviso perché sapevo della qualità del proprio settore giovanile».

Com’è la tua giornata tipo?
«In questo momento mi sto divedendo fra il mattino in Ghirada e poi qui a Caorle nel pomeriggio. Lavoro individualmente al mattino con Renato Pasquali, il mio allenatore personale e se non sono con lui sono con la prima squadra. La sera invece tre volte a settimana più partita sono a Caorle altrimenti con la Benetton».

Il tuo sogno nel cassetto?
«Migliorarmi ed arrivare il più in alto possibile, dominando dove posso».

Come hai trovato questa serie B? Difficile?
«Qui è davvero molto difficile, gli avversari sono tutti più veloci ed io devo allenarmi a stare più basso, lavorare sull’equilibrio, perché in serie A lavoro con gente che è circa alla mia altezza come Cuccarolo e Motiejunas, mentre qui sono tutti molto più bassi. Mi sto abituando ma lavorando qui ed in Ghirada non posso che migliorarmi».

Che livello hai trovato in questo tuo primo campionato senior?
«C’è gente molto esperta e furba, soprattutto in attacco. Diciamo che il livello è come quello che trovo in Nazionale nella fascia C europea assieme a Moldovia, San Marino, Galles, Andorra, Scozia, Danimarca e Gibilterra».

Hai un contratto di nove anni (sino al 2016) con la Benetton e dal sesto anno hai una NBA Escape. Ci pensi mai?
«Prima di pensare all’NBA devo fare un buon minutaggio in serie A. Continuare a migliorarmi, giocare bene qui e poi il prossimo anno tornare in serie A ed iniziare a giocarmi minuti importanti».

C’è qualche giocatore a cui ti ispiri alla Benetton?
«Cerco di imparare e copiare i movimenti di Sandro Nicevic, un bravo giocatore che aiuta molto noi giovani».

Hai una passione anche per il basket femminile e per il Ponzano Basket in B Eccellenza. Come mai?
«C’è la mia amica Agnese Tagliapietra (giocatrice del Ponzano ndr) che ha cominciato ad invitarmi e le seguo sempre quando posso».

E fu anche grazie a te che lo scorso anno riuscirono nell’impresa di tagliare la retina.
«E si, dovetti alzare in spalla una di loro, per tagliare la retina!».

Ma tu e Gino Cuccarolo, da poco entrato nei guinness dei record come l’uomo più alto d’Italia con i suoi 2 metri, 19 centimetri e 96 millimetri, girate mai assieme?
«Si molto spesso. E non passiamo inosservati!».



Chi è Samuel Deguara?
Samuel Deguara nasce a Pietà (Malta) il 21 giugno 1991. Alto 225cm, pesa 144 chilogrammi e porta il 58 di scarpe. Pur con un’altezza che lo rende l’atleta più alto in Italia ed il terzo uomo più alto d’Europa, non è il giocatore più alto mai transitato in Italia visto che dal 2002 al 2004 transitò a Varese la meteora russa Pavel Podkolzine di 226 cm che poi andò senza fortuna in NBA mentre nel ’96 Forlì tesserò l’oggi compianto sudanese ex NBA Manute Bol di 231cm. Lo scorso anno ha completato gli studi, diplomandosi geometra.



Parla il suo allenatore, Mauro Seno.
TREVISO - Mauro Seno, nelle ultime tre stagioni sulla panchina della Texa Roncade è da quest’anno alla guida del Basket Veneto Orientale in serie B Dilettanti.

Mauro, come sta procedendo l’inserimento di Deguara?
«Molto bene direi perché è un ragazzo disponibile, intelligente e con tanta voglia di fare. Si è calato nella nostra realtà con l’atteggiamento giusto ed è stato ben accolto dai compagni. Deve essere gestito in maniera adeguata e particolare, capendo che non può essere utilizzato come un altro giocatore normale nel suo ruolo per la categoria, vedi nei pick and roll, e nei blocchi».

Si sta adattando al gioco di B Dilettanti?
«Gioca con gente molto più bassa di lui ma che ha alle spalle magari diversi tornei di serie A e serie B. Ha l’intelligenza per confrontarsi con questi marpioni ed è disponibile a collaborare con i compagni. Sarà un protagonista sicuramente soprattutto quando prenderà sempre più fiducia nei propri mezzi».

STATISTICHE. Samuel produce sinora 8.7 punti per gara 8.8 rimbalzi in 16’ di gioco. Numeri che, se estesi nei 40’ regolamentari, andrebbero ben oltre i venti punti e venti rimbalzi di media.

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