Remo Primatel // Ormelle - Oderzo - Codognè - Gaiarine - Fontanelle - Brugnera - Fontanafredda - Sacile // 393.8732744

mercoledì 24 novembre 2010

All Star Game Veneto 2010. Istruzioni per l'uso !

Torna l'ALL STAR GAME VENETO targato www.24secondi.com - Tutte le indicazioni per le due giornate: ASG Femminile (Terza edizione) e ASG Maschile (Quinta edizione).

ALL STAR GAME VENETO CATEGORIA MASCHILE
Categoria SERIE C / D


Giovedì 23 Dicembre 2010
Luogo: PalaOpitergium di Oderzo (TV)
Inizio ore 20.00

Si confronteranno due formazioni ORT INDUSTRIA - ASSICURATRICE VALPIAVE composte entrambe da dodici giocatori selezionati secondo le graduatorie delle votazioni effettuate dalle società di C e D Regionale Maschile.
In panchina verranno chiamati a condurre le due rappresentative, i quattro allenatori che, con le rispettive formazioni, si troveranno rispettivamente al comando dei due gironi di serie C e dei due gironi di serie D, al termine della giornata del 12 dicembre 2010 (2^ di ritorno per serie C e 10^ di andata per la serie D).
Durante la manifestazione è prevista la gara del tiro da tre punti "Memorial Gabriele Piazzolla" e la gara delle schiacciate (solo fra i giocatori già partecipanti all’ All Star Game).


ALL STAR GAME VENETO CATEGORIA FEMMINILE
Categoria SERIE B


Mercoledì 22 Dicembre 2010
Luogo: Palasport di San Martino di Lupari (PD)
Inizio ore 18.00

La manifestazione anticiperà il derby veneto di serie A2 tra San Martino di Lupari e Giants Marghera in una giornata interamente dedicata al “Basket in Rosa”.
Si confronteranno due formazioni CAVIRO - INEBRYA composte entrambe da dieci giocatrici selezionate secondo le graduatorie delle votazioni effettuate dalle società di B Regionale Femminile.
In panchina verranno chiamati a condurre le due rappresentative, i quattro allenatori che, con le rispettive formazioni, si troveranno ai primi quattro posti della serie B Regionale, al termine della giornata del 12 dicembre 2010.
Durante la manifestazione è prevista la gara del tiro da tre punti.

mercoledì 17 novembre 2010

Intervista al prospetto NBA, Samuel Deguara

TREVISO - Samuel Deguara, il giovane lungo maltese di proprietà Benetton, è da un paio di mesi a maturare in prestito al Basket Veneto Orientale Caorle in B Dilettanti. Proprio a Caorle l’abbiamo incontrato dopo un allenamento incentrato sui giochi d’attacco studiati principalmente per lui.

Samuel, ripercorriamo un po’ la tua carriera sino ad oggi.
«Sono da quattro anni alla Benetton mentre prima giocavo nel mio paese e nella nazionale maltese. Ho fatto tre anni con le giovanili e quest’anno sono uscito per età. Dopo aver iniziato con la prima squadra sono stato ceduto in prestito al Caorle. Penso di essermi migliorato tanto da quando ho iniziato a giocare a 14 anni ma devo ancora continuare a migliorarmi».

Come sei arrivato a Treviso?
«Mi avevano cercato grandi squadre europee come il Real Madrid ed il Maccabi Tel Aviv. Alla fine ho scelto Treviso perché sapevo della qualità del proprio settore giovanile».

Com’è la tua giornata tipo?
«In questo momento mi sto divedendo fra il mattino in Ghirada e poi qui a Caorle nel pomeriggio. Lavoro individualmente al mattino con Renato Pasquali, il mio allenatore personale e se non sono con lui sono con la prima squadra. La sera invece tre volte a settimana più partita sono a Caorle altrimenti con la Benetton».

Il tuo sogno nel cassetto?
«Migliorarmi ed arrivare il più in alto possibile, dominando dove posso».

Come hai trovato questa serie B? Difficile?
«Qui è davvero molto difficile, gli avversari sono tutti più veloci ed io devo allenarmi a stare più basso, lavorare sull’equilibrio, perché in serie A lavoro con gente che è circa alla mia altezza come Cuccarolo e Motiejunas, mentre qui sono tutti molto più bassi. Mi sto abituando ma lavorando qui ed in Ghirada non posso che migliorarmi».

Che livello hai trovato in questo tuo primo campionato senior?
«C’è gente molto esperta e furba, soprattutto in attacco. Diciamo che il livello è come quello che trovo in Nazionale nella fascia C europea assieme a Moldovia, San Marino, Galles, Andorra, Scozia, Danimarca e Gibilterra».

Hai un contratto di nove anni (sino al 2016) con la Benetton e dal sesto anno hai una NBA Escape. Ci pensi mai?
«Prima di pensare all’NBA devo fare un buon minutaggio in serie A. Continuare a migliorarmi, giocare bene qui e poi il prossimo anno tornare in serie A ed iniziare a giocarmi minuti importanti».

C’è qualche giocatore a cui ti ispiri alla Benetton?
«Cerco di imparare e copiare i movimenti di Sandro Nicevic, un bravo giocatore che aiuta molto noi giovani».

Hai una passione anche per il basket femminile e per il Ponzano Basket in B Eccellenza. Come mai?
«C’è la mia amica Agnese Tagliapietra (giocatrice del Ponzano ndr) che ha cominciato ad invitarmi e le seguo sempre quando posso».

E fu anche grazie a te che lo scorso anno riuscirono nell’impresa di tagliare la retina.
«E si, dovetti alzare in spalla una di loro, per tagliare la retina!».

Ma tu e Gino Cuccarolo, da poco entrato nei guinness dei record come l’uomo più alto d’Italia con i suoi 2 metri, 19 centimetri e 96 millimetri, girate mai assieme?
«Si molto spesso. E non passiamo inosservati!».



Chi è Samuel Deguara?
Samuel Deguara nasce a Pietà (Malta) il 21 giugno 1991. Alto 225cm, pesa 144 chilogrammi e porta il 58 di scarpe. Pur con un’altezza che lo rende l’atleta più alto in Italia ed il terzo uomo più alto d’Europa, non è il giocatore più alto mai transitato in Italia visto che dal 2002 al 2004 transitò a Varese la meteora russa Pavel Podkolzine di 226 cm che poi andò senza fortuna in NBA mentre nel ’96 Forlì tesserò l’oggi compianto sudanese ex NBA Manute Bol di 231cm. Lo scorso anno ha completato gli studi, diplomandosi geometra.



Parla il suo allenatore, Mauro Seno.
TREVISO - Mauro Seno, nelle ultime tre stagioni sulla panchina della Texa Roncade è da quest’anno alla guida del Basket Veneto Orientale in serie B Dilettanti.

Mauro, come sta procedendo l’inserimento di Deguara?
«Molto bene direi perché è un ragazzo disponibile, intelligente e con tanta voglia di fare. Si è calato nella nostra realtà con l’atteggiamento giusto ed è stato ben accolto dai compagni. Deve essere gestito in maniera adeguata e particolare, capendo che non può essere utilizzato come un altro giocatore normale nel suo ruolo per la categoria, vedi nei pick and roll, e nei blocchi».

Si sta adattando al gioco di B Dilettanti?
«Gioca con gente molto più bassa di lui ma che ha alle spalle magari diversi tornei di serie A e serie B. Ha l’intelligenza per confrontarsi con questi marpioni ed è disponibile a collaborare con i compagni. Sarà un protagonista sicuramente soprattutto quando prenderà sempre più fiducia nei propri mezzi».

STATISTICHE. Samuel produce sinora 8.7 punti per gara 8.8 rimbalzi in 16’ di gioco. Numeri che, se estesi nei 40’ regolamentari, andrebbero ben oltre i venti punti e venti rimbalzi di media.

Prestigiosa intervista: Alberto Tomba !


ODERZO - Gradita sorpresa per il pubblico del PalaOpitergium di Oderzo che domenica 14 novembre 2010, durante la partita di basket fra Oderzo e Marghera ha avuto il piacere di conoscere da vicino il grande Alberto Tomba, passato appositamente per Oderzo per salutare il suo amico bolognese Maurizio Ventura, allenatore del Basket Oderzo. “Tomba La Bomba” è stato per dodici anni, dal 1986 al 1988, leader indiscusso dello sci mondiale ma nelle vene, da buon bolognese, è grande anche la passione per il basket come lui stesso ci conferma: «Una passione iniziata e trasmessa da mio zio, Fiero Gandolfi, presidente dell’allora Sinudyne Bologna negli anni di Terry Driscoll, Renato Villalta (originario di Maserada sul Piave ndr) ed altri a cavallo fra gli anni settanta ed ottanta. Andavo anch’io in Piazza Azzarita perché mi è sempre piaciuto il basket e prima di fare allenamento mi riscaldavo con il basket, dove riuscivo grazie anche alla mia elevazione a schiacciare».

Bolognese sponda Virtus o Fortitudo?
«Virtus assolutamente!».

Un giudizio su quest’avvio di Coppa del Mondo di sci?
«E’ stato un buon avvio sicuramente. Mi sono sentito via sms con Razzoli ed era dispiaciuto per essere uscito di pista. Bene Deville mentre Moelgg è li con loro. Diciamo che ci sono buone prospettive per slalom e gigante ma ci saranno sorprese anche in discesa».

Com’è il movimento sciistico italiano del dopo Tomba e Compagnoni?
«Dopo il mio ritiro e quello della Deborah non è stato sicuramente facile. Razzoli ha rivinto l’oro dopo tanti anni dalle mie Olimpiadi. Ora attendiamo qualcun’altro e la squadra azzurra la aspettiamo ai Mondiali di Garmisch».

La vittoria che ricordi con più piacere?
«Dalla prima all’ultima ma se devo scegliere, dico i Mondiali di Sierra Nevada nel ’96. I due ori in due giorni che inseguivo da sempre: fu grandioso».

Hai abbandonato presto, nel 1998 a 32 anni.
«Ero osannato, stressato, ero perseguito, quindi certe mie reazioni alle provocazioni erano comprensibili. Se tornassi indietro, logico che rifarei ancora degli anni. Ho terminato da vincente nel ’98 ma avrei potuto concentrarmi solo sullo slalom ed arrivare tranquillo sino a Torino 2006. Però ho vinto le mie 51 gare (tornando così a conteggiare lo slalom parallelo di Saalbach nell’87-88 ndr) i miei ori olimpici e mondiali. Mi spiace solo per i miei tifosi».